PEDALART

Domenica 26 Aprile. Pedalata virtuale. “Pedalart Parma 2020. Nelle terre di Matilde di Canossa”.



 


Per stimolare il vostro interesse e … qualche rimpianto, vi mandiamo la descrizione dei percorsi che avremmo fatto il 26 aprile, se non fossimo stati chiusi in casa. Il tutto è solo rimandato….

Si sarebbe partiti dalla stazione di Reggio Emilia e si segue il Parco del Crostolo fino a Quattro Castel la, dove il Castello di Bianello è il meglio conservato dei quattro fortilizi sorti su altrettanti rilievi delle prime colline reggiane, inti – mamente legati alle vicende del – la nobile famiglia dei Canossa. Si sarebbe proseguito per S. Polo, Ciano, e si sarebbe visitato il Castello di Rossena. “Il castello di Canossa era difeso a ponente dalla roccaforte di Rossena, a sua volta affiancata dalla torre segnaletica di Rossenella. Il profilo della fortezza e della torre, impiantati su un rossastro colle vulcanico, costituisce uno degli scorci paesaggistici più suggestivi di tutta l’area matildica. A differenza di altri castelli che nel tempo si sono trasformati in residenze signorili, Rossena ha conservato l’impianto originario di vera e propria macchina da guerra che doveva fermare eventuali aggressioni nemiche provenienti dalla valle dell’Enza. Secondo alcuni storici fu Azzo Adalberto a iniziare la costruzione del castello verso il 950.”

Castello di Rossena

Si sarebbe proseguito per il Castello di Canossa. “Un eccellente posizione strategica, in cima ad una rupe di arenaria, ha reso importante questo castello fin dai tempi più remoti. Verso la metà del X secolo Azzo Adalberto impiegò gran parte delle sue ricchezze per rendere più munito e resistente il castello (che fu assediato nel 953 dai Longobardi di Re Berengario) e per edificare il tempio dedicato a Sant’Apollonio. Canossa divenne il centro fortificato del potere feudale degli Attonidi, la potente famiglia di origine Longobarda che, con la contessa Matilde svolse un ruolo centrale nella storia europea al tempo della lotta tra Impero e Papato. Risale a Matilde il periodo di maggiore splendore di Canossa. L’immagine più famosa legata alla storia del castello è quella dell’imperatore Enrico IV, supplice ai piedi del castello, in attesa di essere ricevuto da Papa Gregorio VII. Enrico IV cercò di vendicarsi pochi anni dopo portando contro Matilde un potente esercito. Lo scontro, favorevole alla contessa, ebbe luogo in una vicina località dove fu poi edificata una chiesetta, tuttora esistente, chiamata, appunto Madonna della Battaglia. Nel 1115 con la morte di Matilde per il castello inizia il declino, segnato dalla distruzione del 1255 ad opera del comune di Reggio e del 1557, anno in cui Ottavio Farnese, alla guida di cinquemila fanti e ottocento cavalieri, demolì la rocca a cannonate”. 

Il ritorno sarebbe stato da Madonna della Battaglia, chiesetta eretta in memoria della vittoria ottenuta nel 1092 dalle truppe di Matilde di Canossa a danno delle truppe imperiali di Enrico IV e ricostruita nel Settecento, Montecavolo dove sorge il Castello di Mucciatella, anch’esso di epoca matildica.

Itinerario percorribile in bicicletta

Differenza altimetrica: 502 m – Dislivello totale: 900 m

Scarica la traccia gpx

Appartiene a: PedalArt

https://www.tourer.it/itinerari?id=1

Tracciato: 66.9 km

Anello da Piazza Guglielmo Marconi – Stazione FS di Reggio Emilia