PEDALART

Sabato 9 maggio. Pedalata virtuale “PedalArt Parma 2020. Nei luoghi di padre Lino.”


Informazioni a cura di PARMA WELCOME

Nadia A. sarebbe stata Capogita

Questo percorso ci avrebbe portato alla scoperta dei luoghi che videro l’azione di Padre Lino Maupas (1866 – 1924). In occasione del 2200 anniversario di fondazione di Parma, nel 2017, l’Associazione Amici di Padre Lino in collaborazione con il Comune di Parma, ha collocato lungo le strade della città undici segnavia nei luoghi che furono testimoni dell’attività di Padre Lino nel primo quarto del Novecento. I segnavia sono bassorilievi di trenta centimetri di diametro, gettati in bronzo dalla Fonderia Caggiati di Colorno, opera di Irene Venturini, studentessa del Liceo artistico Paolo Toschi e vincitrice del concorso che nel 2016 ha portato a individuare, fra gli oltre cento bozzetti, il modello della formella da collocare.

Il percorso:

1 – Chiesa della SS. Annunziata – Via D’Azeglio, 8
L’antica Sala Capitolare presenta un percorso storico con la vita di Padre Lino

2 – Convento della SS. Annunziata – Strada Imbriani, 4
Qui visse Padre Lino dal 1893. Al primo piano del convento si trova la sua camera con arredi originali e cimeli. A fianco del convento la Mensa di Padre Lino offre un pasto caldo e prosegue l’azione di carità iniziata dal francescano oltre un secolo fa

3 – Monumento a Padre Lino – Piazzale Inzani
Opera di Jucci Ugolotti inaugurata nel febbraio 1998 che raffigura Padre Lino che cammina fra i borghi dell’Oltretorrente con le braccia cariche di pane per i poveri

4 – Ospedale vecchio – Via D’Azeglio, 45
Fondato nel 1201 e rimasto in funzione fino al 1926, vide la solerte attività d’assistenza di Padre Lino lungo le sue corsie. Oggi ospita l’Archivio di Stato di Parma e istituzioni culturali

5 – Oratorio di Santa Maria delle Grazie – Borgo delle Grazie
A fianco della chiesetta, in un immobile oggi non più esistente, si trovava la Camera del Lavoro di Parma dove si svolsero tumulti popolari che portarono a numerosi arresti. Padre Lino testimoniò al processo – tenutosi a Lucca – a favore dei sindacalisti, alla fine assolti

6 – Ponte di Mezzo – già Cappella di San Giovanni Nepomuceno
Al centro del ponte si trovava una cappellina con la statua del Santo di Praga, gettata nel torrente durante i tumulti del 1914, successivamente abbattuta. Nell’occasione Padre Lino intervenne in diversi luoghi della città per calmare gli animi dei rivoltosi che volevano dare fuoco anche alle chiese dell’Annunziata e dei Cappuccini in Oltretorrente

7 – Borgo Sant’Anna
Nell’agosto del 1922 Parma, unica città d’Italia, si oppose al Fascismo erigendo barricate e resistendo per sette giorni alle Camicie nere di Italo Balbo. In questo luogo si trovava una delle trincee che divideva gli Arditi del popolo dalle squadre fasciste. Testimoni ricordano che l’unica persona che poteva scavalcare la barricata per raggiungere il carcere era Padre Lino, al cui passaggio tacevano le armi

8 – Carcere di San Francesco – Piazzale San Francesco
Nell’antico convento di San Francesco del Prato, dall’epoca napoleonica era stato ricavato il carcere cittadino, presso cui fu Cappellano Padre Lino dal 1900 al giorno della sua morte. Era talmente benvoluto dai carcerati, che vollero costruire loro stessi la sua bara e accompagnarla al carro funebre, sul piazzale all’esterno del carcere. Pur essendosi accorti di essere all’aperto, tutti i carcerati, nel più totale silenzio, rientrarono nelle loro celle. A suo ricordo i carcerati vollero una targa monumentale opera di Luigi Froni che ancora esiste.
Il complesso oggi non è più adibito a penitenziario ed è di pertinenza dell’Università di Parma. Non è possibile accedere al monumento a Padre Lino

9 – Certosa di Parma – Via Mantova, 123
L’antico complesso della Certosa ha ospitato, nella prima metà del Novecento, il riformatorio minorile Casa di rieducazione Raffaele Lambruschini di cui Padre Lino fu Cappellano dal 1910 al 1924. Amatissimo dai giovani ospiti, che si erano macchiati di gravi colpe, li affiancò nel reinserimento nella vita civile. Un busto di Pietro Camerini ne ricorda l’operato

10 – Targa ricordo presso il pastificio Barilla – angolo Viale Barilla e Via Dell’Arpa
Alle 19.00 del 14 maggio 1924 Padre Lino spirava presso la portineria del pastificio Barilla, dove si era recato per parlare con l’amico Riccardo Barilla chiedendo l’assunzione di un ex carcerato. Sulla casa del transito, Riccardo volle collocare una targa a ricordo. Abbattuta in seguito alla trasformazione urbana della zona, la stessa targa è ora sulla fiancata della prima casa della via. Qui Riccardo ospitò lo scultore Guglielmo Cacciani che modellò la statua posta suloal tomba del francescano

11 – Cimitero monumentale della Villetta , Tomba di Padre Lino – Viale Villetta, 31
Nel secondo arco a destra si trova il sarcofago con le spoglie di Padre Lino e la statua modellata da Guglielmo Cacciani, voluta da Riccardo Barilla. Il poeta dialettale Renzo Pezzani ha ambientato una delle sue poesie più toccanti davanti a questa tomba. Nella zona nord-ovest del cimitero esiste anche il Chiostro Padre Lino, costruito nel 1947, con una copia della statua del venerabile e citazioni del Cantico di Frate Sole di San Francesco d’Assisi.