Iniziative

Iniziative dal 2 settembre


2 settembre

Tutti matti per Colorno

Orario Ritrovo:  ore 17,00 via Bizzozero 15

Partenza: ore 17,15;  Orario Ritorno a Parma: ore 23,00

Km: 40

Difficoltà: facile

Descrizione: Visita alla 10a edizione del Festival degli artisti di strada “Tutti matti per Colorno”. Si raggiunge Colorno seguendo la direzione Paradigna-Pizzolese-Canale Naviglio. Partecipazione agli eventi del Festival: il programma è consultabile on line. Partenza per il ritorno prevista circa ore 22,00. Arrivo a Parma ore 23,00, percorrendo la strada Vedole-S.Andrea-Baganzolino-Moletolo (Ciclovia N. 16 Tirrenica o Ti-Bre dolce). Visto l’orario del rientro è necessario che la bici abbaia le luci e il ciclista sia dotato di giubbino rifrangente.

Capogita: Antonio Sabbion  Cell: 347/4649458

Email: antonio_sabbion@fastwebnet.it

Registrazione:  1 euro soci FIAB (ass.ne infortuni), 3 euro non soci (ass.ne infortuni e RC), bici in ordine, camera d’aria di scorta, CASCO VIVAMENTE CONSIGLIATO.

LA FIAB NON E’ UN’AGENZIA DI VIAGGI , quindi tutti i partecipanti sono chiamati a contribuire alla buona riuscita della gita rispettando le regole del Codice della strada e le indicazioni del capogita. Chi abbandona il gruppo deve avvisare il capogita e le coperture assicurative non saranno più valide.

3 settembre

Da Parma a Langhirano nell’ambito del Festival del Prosciutto di Parma.

La biciclettata offre la possibilità di un sano e facile esercizio fisico alla portata di tutti, comprese famiglie con bambini,  per conoscere il nostro territorio, scoprire le tradizioni e la lavorazione del prosciutto di Parma visitando i prosciuttifici e il Museo del Prosciutto, e gustare le varie eccellenze eno-gastronomiche presso gli stand a Langhirano nell’ambito del Festival del Prosciutto di Parma. I prosciuttifici che hanno aderito accoglieranno i pedalatori con una ricca visita guidata alla scoperta di come nasce il re dei salumi.

La registrazione dei partecipanti avverrà in Piazza Garibaldi il 3 Settembre presso il banchetto FIAB a partire dalle 9.00. La partenza è prevista alle 9.30.

I primi 100 iscritti verranno omaggiati con un cappellino con la “corona”. Per i bambini è disponibile un casco da ciclismo fino ad esaurimento scorte.

Il gruppo più numeroso che si iscrive riceverà in omaggio un mezzo Prosciutto di Parma, gentilmente offerto dal Consorzio del Prosciutto di Parma. Quindi, coinvolgete i vostri amici e definite  un nome per il vostro gruppo!!! E ricordatevi di registrarvi dando anche il nome del gruppo.  E’ già previsto l’arrivo di gruppi FIAB da Bologna, Melegnano e Reggio Emilia.

Per coloro che non avessero la bicicletta, sono disponibili bici a noleggio da prenotare in anticipo (Cicletteria, Comune di Parma Piazza Dalla Chiesa Tel 0521 281979 oppure Bike Food Stories 3497838492)

Percorso: Viale Mazzini, Viale Toscanini, Viale Rustici, Ponte Dattaro, Strada Langhirano, Strada Martinella, Strada Bassa, Strada Ritorta, Strada Pecchia, Strada Martinella, Strada Val Parma. Poi si prosegue su Via Stanislao Campana, Strada della Badia (attraversamento SP665), Via Martiri Bernini, Via Cascinapiano fino a Langhirano. Si entra a Langhirano per Via Roma e ci si dirige ai prosciuttifici per la visita e assaggio. Successivamente, chi vuole può visitare il Museo del Prosciutto (ingresso 4 euro) e gli stands del Festival del Prosciutto dove è possibile acquistare prodotti e pranzare. Il ritorno è previsto con partenza da Langhirano (ritrovo presso Museo del Prosciutto, via Bocchialini 7) alle 14.00 con visita per chi è interessato del Castello di Torrechiara (gratuita). L’arrivo a Parma sarà tra le 16 e le 17 e alle 17.30 in P.za Garibaldi sarà ufficialmente consegnato il premio del messo prosciutto.

E’ prevista la possibilità di partire da Langhirano per arrivare al castello di Torrechiara per un percorso più lungo con partenza da Langhirano alle 13 (referente Mirella)

Capogita Nadia 3470355414 e Mirella 3477946510

Registrazione:  1 euro soci FIAB (ass.ne infortuni), 3 euro non soci (ass.ne infortuni e RC), bici in ordine, camera d’aria di scorta, CASCO VIVAMENTE CONSIGLIATO.

LA FIAB NON E’ UN’AGENZIA DI VIAGGI , quindi tutti i partecipanti sono chiamati a contribuire alla buona riuscita della gita rispettando le regole del Codice della strada e le indicazioni del capogita. Chi abbandona il gruppo deve avvisare il capogita e le coperture assicurative non saranno più valide.

Domenica 10 settembre

Gita sociale sul Grande Fiume Po, Bici + motonave

Percorso:  Da PARMA a BORETTO in bici, da BORETTO a SACCA in motonave, da SACCA a TORRICELLA e PARMA in bici.
Al Porto turistico di Boretto imbarco sulla motonave “Padus”  con biciArrivo a Sacca scarico biciRitorno: in bici lungo  l’argine, Sacca – Torricella  – Parma Durata navigazione:  ore 2.30
Ritrovo:  ore 8.15 nel parcheggio di via Bizzozero di fianco alla sede
Partenza: ore 8,30Orario Ritorno a Parma  18Km  70
Difficoltà: facilePosti disponibili: 40 e 40 bici
Descrizione
Percorriamo con la ciclabile  da via Benedetta a Bogolese  per strade basse, raggiungiamo Frassinara, Coenzo,  Brescello  fino a Boretto Arrivati a Boretto una guida ci presenta il Museo del Po e della navigazione fluviale e il Museo multimediale della Bonifica (vedi scheda)Ore 12.30 imbarco presso il Porto Turistico di Boretto pontile San Marco, in motonave alla scoperta dell’ambiente naturale del grande fiume attraverso una terra ricca di piaceri, storia e cultura e gastronomia, raccontati  dal  capitano.Partenza per Sacca. In navigazione si potrà godere della vista dei seguenti luoghi: Porto Turistico e la grandiosa cupola della Basilica minore di San Marco a Boretto: opera che sembra erigersi sul grande fiume a difesa dell’abitato e punto di riferimento per i naviganti.

La foce del torrente Enza, situata nell’ abitato di Brescello, dove Don Camillo si bagnava nelle acque del grande fiume.
La vecchia testata del ponte in chiatte e l’attiguo Museo della Casa dei Pontieri, dal quale partiva il vecchio ponte dove Peppone organizzava le ricerche di Don Camillo dato per disperso tra le acque del fiume.
Gli impianti di sollevamento delle acque della bonifica Parmigiana Moglia. Arrivo a Sacca previsto 15.30 scarico bici, riprendiamo l’argine per arrivare a Torricella sosta. e ritorno a Parma

Capogita Rosanna   340 9348871 Roberto 370 3078474

Registrazione: soci FIAB 1 euro (ass. infortuni), non soci 3 euro (ass. infortuni e RC).Costo per la navigazione € 25.00E’ necessario prenotarsi telefonando a Rosanna o mandando un sms o scrivendo un email a rosanna.manghi@alice.it
Per chi desidera pranzare a bordo della motonave (13 euro) è pregato di comunicarlo entro il 7 settembre  alle ore 12,00
Menù: Pasta fredda, affettato, pane, acqua, vino,  dolce,  torta sbrisolona,  caffèCasco consigliato, bici in ordine, camera d’aria di scorta. N.B. In caso di condizioni atmosferiche o idrometriche per la navigazione avverse, la gita sarà posticipata.
Possibilità di visita ai musei
BORETTO E I MUSEI DELL’ACQUA
Museo della Navigazione del Po Il Museo della Navigazione racchiude la storia del Novecento borettese, un secolo complesso durante il quale, nonostante le due guerre, la comunità prevalentemente agricola di Boretto è riuscita a trasformarsi in un piccolo centro manifatturiero di importanza nazionale. L’economia del paese si è potuta modificare grazie all’edificazione del Magazzino Idraulico Speciale, detto anche Cantiere del Genio Civile, al quale è stato affidato il compito di modellare il corso del fiume Po, scavando un alveo navigabile fortificando le sponde. Il Cantiere, costruito negli anni Venti, è rimasto aperto anche durante la seconda guerra mondiale e negli anni Cinquanta ha rappresentato un impiego stabile per più di trecento dipendenti: una grande fortuna, per la popolazione segnata e impoverita dalla guerra.

Gli strumenti ed i natanti necessari per svolgere al meglio i lavori venivano realizzati all’interno delle officine dagli operai di questo Cantiere autarchico, chiuso alla fine degli anni Ottanta e successivamente riconvertito in Museo grazie alla passione di molti volontari. Nel cortile del Museo sono oggi posizionati diversi tipi di imbarcazioni e dopo pochi metri l’occhio viene catturato dall’imponente pirodraga Secchia. Procedendo all’interno della struttura, si ha l’impressione di entrare in un’officina tuttora funzionante: ci si ritrova circondati dai macchinari originali e dai manufatti creati all’interno del laboratorio; inoltre è possibile visitare la sala dedicata alla famiglia Chezzi, costruttori di barche.

Visitando il Museo della Navigazione si ha inoltre l’opportunità di ascoltare i tanti aneddoti tramandati dei lavoratori del Cantiere ed ancora oggi impressi nella memoria dei cittadini di Boretto “Casa dei pontieri” Museo Dino Gialdini I mestieri legati alla vita sulle acque hanno coinvolto tante famiglie borettesi e talvolta i lavori sono stati tramandati di padre in figlio, come nel caso di Romano Gialdini, figlio del capopontiere Dino e nipote del primo capopontiere, Archimede Gialdini. In seguito alla chiusura del ponte in chiatte, avvenuta nel 1967, Romano è riuscito ad entrare in possesso della Casa dei Pontieri ed a tramutarla in museo, per mantenere viva la memoria di questo importante lavoro nelle generazioni di oggi e in quelle del futuro.

Alle pareti affrescate sono affisse tante fotografie che immortalano i momenti più importanti della storia del Po e della sua gente, mentre nel porticato trovano posto gli attrezzi dei pontieri, insieme ad oggetti più antichi lasciati dalla corrente sulle sponde del fiume; all’interno di una piccola casetta in legno si trova un interessante modellino del ponte in chiatte costruito in un primo tempo da Dino e successivamente terminato dal figlio Romano. La Casa dei Pontieri ospita l’unica mostra italiana permanente dedicata alla storia dell’attraversamento del Po, realizzata in collaborazione con l’Istituto dei Beni Culturali (IBC).

Al termine della visita, il visitatore può sostare nel bel parco attrezzato oppure proseguire lungo la pista ciclo-pedonale che costeggia le acque del Grande Fiume, immergendosi nella natura della golena. Il paesaggio della bonifica Grazie alle operazioni di bonifica realizzate in Emilia durante gli anni Venti del ‘900, è stato possibile trasformare l’acquitrinoso territorio padano, rendendolo un luogo idoneo all’agricoltura. Questo passaggio viene illustrato, all’interno del Museo multimediale della Bonifica, da due tele di Vittorio Venturini d’inizio ‘900: la prima illustra lo stato paludoso della pianura emiliana, mentre nella seconda tela si possono osservare dei campi verdi solcati da una fitta ed articolata rete idrica, risultato dell’opera di Bonifica.

Il Museo si trova all’interno della Chiavica di presa irrigua di Boretto, costruita nel corso degli anni Venti seguendo i dettami dell’architettura fascista: all’austerità del maestoso edificio si uniscono infatti decorazioni in pietra e ferro battuto in stile art déco. La struttura è dotata di un suggestivo allestimento multimediale permanente, voluto dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e dalla Fondazione Telecom Italia, al fine di spiegare il significato della Bonifica ed illustrare i lavori svolti per la sicurezza idraulica e la difesa del territorio da inondazioni e siccità. Una composizione di suoni ed immagini proiettate contro le alte pareti dell’edificio (quasi 1000 mq di proiezioni e altri effetti scenografici), attraverso paesaggi naturali e vedute aeree dei campi coltivati, guiderà lo spettatore alla scoperta del paesaggio della bonifica.